Léo Taxil, I misteri della frammassoneria (1888)
Léo Taxil, I misteri della frammassoneria (1888)

Les mystères de la Franc-Maçonnerie, scrive Eco, è arricchito da «drammatiche illustrazioni di evocazioni sataniche e riti orripilanti» (p. 348), come dimostrato dalla stessa copertina che in Il cimitero di Praga è riprodotta a p. 345. L’immagine di uno dei momenti dell’iniziazione di un fratello massone che qui vediamo (tratta dall’edizione italiana dell’opera di Taxil) è non solo riprodotta nel romanzo di Eco (p. 351) ma anche descritta a parole:

 

«Poi qualcuno s’impadroniva dell’aspirante, gli faceva fare altre giravolte e, quando quando quello iniziava a provare un senso di vertigine, lo spingeva davanti a un gran paravento, fatto di parecchi strati di carta forte, simile ai tondi attraverso cui saltano i cavalli nei circhi. Al comando di introdurlo nella caverna, il poveretto veniva spinto a tutta forza contro il paravento, le carte si rompevano e quello precipitava su un materasso disposto dall’altro lato» (p. 350).

 

Abbiamo raccolto (insieme alla prefazione alla traduzione italiana) alcune di queste illustrazioni che hanno anche riflessi nel romanzo di Eco, come per esempio la forte presenza di massoni - e di ebrei, questi tratti si ripetono nelle diverse opere per colpire il nemico del momento - all’interno dell’esercito francese.

 

I misteri della frammassoneria, svelati da Leo Taxil, traduzione dall'edizione francese del 1888 per Luigi Matteucci unica autorizzata, di proprietà dell'editore Giovanni Fassicomo di Genova con notevoli aggiunte dell'autore, ed altrui, Genova, G. Fassicomo, 1888.

Collocazione: 6. RR. V. 51