Bologna. L'antica città dell'acqua e della seta
@ Biblioteca Scandellara - Mirella Bartolottivia Scandellara 50, Bologna
Incontro con Virginia Farina del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna.
Fin dal XV secolo Bologna è stata leader nella produzione della seta grazie a innovazioni tecnologiche e di processo che ne hanno determinato l'affermazione a livello internazionale. La lavorazione della seta avveniva dentro le mura e l'intero processo era gestito da mercanti-imprenditori. Le contrattazioni per l'acquisto dei bozzoli avvenivano nell'attuale Piazza Galvani.
Diversi erano i modi di produzione utilizzati nelle altre fasi del ciclo di lavorazione: c'erano manifatture per la trattura del filo; il sistema di fabbrica nei mulini da seta; il lavoro di tessitura a domicilio svolto da centinaia di donne; la bottega artigiana per la rifinitura del prodotto. Fondamentale per lo sviluppo dell'industria della seta fu la presenza di un complesso sistema idraulico artificiale, composto da chiuse (sul fiume Reno e sul torrente Savena), canali (di Reno, di Savena, delle Moline e Navile) e chiaviche, condotte sotterranee che distribuivano a rete l’acqua in molte zone della città.
La disponibilità della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia raggiunta dai mulini da seta, permisero ad una città, non dotata di significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare, di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria europea e del grande commercio internazionale per oltre quattro secoli. A valle del sistema, un porto canale e il canale Navile permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e Venezia.
Questo sistema, perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza dal governo cittadino, è rimasto funzionale ai bisogni della città fino agli inizi del XX secolo.
L’incontro fa parte della rassegna BiblioMuse.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione.
Info e prenotazioni:
0512194301