REPORT N. 78 - GDL LEGGEREZZA - IL FALCONE MALTESE DI DASHIELL HAMMETT

Martedì 8 novembre 2022, ore 17.00
LXXVIII incontro del Gruppo di lettura Leggerezza.
Biblioteca Lame, sala dell'emeroteca.

La cosa migliore di questo libro è il film di John Huston, che, di oltre dieci anni successivo, ne riprese fedelmente la scrittura. Più che narrativa, infatti, sembra una sceneggiatura per il cinema. Si legge in poche ore, tuttavia non sempre si è riusciti a portarlo a termine, per mancanza di coinvolgimento emotivo. Se da una parte lo stile è stato giudicato asciutto nei concetti, secco nei dialoghi, ancorché frequenti e ben condotti, dall’altra si riferisce fastidio e persino indignazione per la ripetitività e l’eccesso descrittivo al limite della pedanteria, elementi che annoiano e rallentano tanto la fruizione quanto il ritmo della narrazione.
Il merito da sempre riconosciuto all’autore è l’aver introdotto in letteratura il genere hardboiled e l’archetipo del detective che diventa protagonista indiscusso, come nei telefilm attuali. Un veloce confronto con Simenon o Camilleri, però, ne dimostra tutti i limiti, non solo formali. Qui conta solo il gesto, senza alcuno spessore psicologico e tanto meno un contesto ambientale accurato.
Molti i personaggi, che diverranno poi, a loro volta, il modello ripreso negli anni dai costruttori di gialli: la segretaria adorante (unica eccezione ad una sfilza di gente costantemente poco per bene), il poliziotto scemo, il capo corrotto, il riccone arrogante, la maliarda ingannatrice. Degno di nota, comunque, il gelido Sam Spade. Si barcamena tra il dovere e il piacere, lavora come se il caso non gli interessasse, e meno che mai lo riguardasse. Tutti i suoi rapporti sono superficiali: gli amici, come le donne, si possono tradire, baciare e far ballare a proprio piacimento per conseguire l’unico traguardo condiviso da tutti i soggetti coinvolti, il denaro.
La storia della ricerca di un oggetto mitico sarebbe anche abbastanza intrigante, se non fosse affogata nella scrittura. Il prezioso falcone, autentico scopo dell’azione, che peraltro materialmente non comparirà mai sulla scena, è fatto, per ammissione esplicita del suo cacciatore, della materia dei sogni, citazione evidente per dire che i sogni sono per molti l’obiettivo per cui si giustificano anche gli atti più biechi, la menzogna, l’opportunismo, la manipolazione, nonché la serie di omicidi, immancabile nei romanzi e nei film gialli americani. Singolare il finale che, una volta risolte le circostanze contingenti, lascia aperta la via ad ulteriori imprevedibili sviluppi.
Questo romanzo è infine l’occasione per rilevare l’attuale proliferazione del genere giallo - sempre un po’ reietto nel panorama letterario più colto - anche se con risultati talvolta eccellenti.
Dunque del libro resteranno a noi soprattutto il volto e lo stile di Bogart, benché la sua immagine non trovi alcuna corrispondenza nella descrizione di Hammett.
Termine dell'incontro alle ore 19.00.

Per l’appuntamento di mercoledì 7 dicembre 2022 alle ore 17.00 si leggerà: Rebecca, la prima moglie di Daphne du Maurier.
Per l’appuntamento di mercoledì 11 gennaio 2023 alle h. 17.00 si leggerà: La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini

Sofia Iaccarino