
Il romanzo esce nell’ottobre 2010, come di consueto per l’editore Bompiani. Si tratta del sesto romanzo di Eco, atteso e accolto con grande curiosità da media e lettori. Non ci soffermeremo sulla storia editoriale del testo, molto più semplice e lineare rispetto a quella de Il nome della rosa (si veda la gallery ad esso dedicata), anche perché non se ne registrano adattamenti per linguaggi iconografici come fumetto o cinema e TV. Anche dal punto di vista del commento del testo o di una sua correzione da parte dello stesso autore - entrambe cose avvenute col primo romanzo, si vedano le Postille e le modifiche apportate a partire dal 2012 - la situazione è molto meno interessante. Eco commenta il suo lavoro solamente nelle brevi Inutili precisazioni erudite che seguono il testo narrativo (p. 515-521) e in diverse interviste e non viene mai esplicitato il fatto che il testo sia stato corretto o modificato rispetto alla prima edizione pubblicata. Anche l’ultima edizione (La nave di Teseo, 2020), diversamente da quanto fatto dalla stessa casa editrice per Il nome della rosa, non presenta nessun materiale di commento aggiuntivo. Questo però non significa che il testo non sia mai stato ritoccato, come vedremo nella prossima immagine.
Umberto Eco, Il cimitero di Praga, Milano Bompiani, 2010.
Nelle biblioteche del Comune di Bologna il romanzo è disponibile anche in formato ebook e audiolibro su compact disc.