Loriano Macchiavelli, I sotterranei di Bologna (2022)
Loriano Macchiavelli, I sotterranei di Bologna (2022)

Parlando di Casa Sampieri abbiamto rilevato il topos tipicamente noir del lato oscuro della città, spesso incarnato da specifici elementi architetturali o topografici come i giardini interni dei palazzi nobiliari o le parti sotterranee di quegli stessi edifici. Visto quanto detto prima della tendenza autocitazionista e metanarrativa che Macchiavelli porta all’estremo in La stagione del pipistrello, non ci sorprende che relativamente a questa tematica l’autore vada a ripescare un suo romanzo del 2002 che ha come titolo proprio I sotterranei di Bologna e in cui Sarti deve, letteralmente e fisicamente, esplorare le viscere della città per arrivare alla soluzione del caso. Non sveleremo i segreti che scopre in quel testo, invitandovi a leggerlo.

Tornando a La stagione del pipistrello, rileviamo che anche in questo caso l’autore in ben due passi del romanzo (p. 97-100 e p. 198-199) riporta alcune pagine tratte dal testo di 20 anni fa, mettendo un ulteriore tassello all’idea che tutta la sua produzione vada letta come un’architettura narrativa che ha richiami interni che vanno colti - anche quando non esplicitati in maniera così lampante - per costruire un significato più profondo, che vada oltre la singola pubblicazione.

 

Loriano Macchiavelli, I sotterranei di Bologna, Milano, Mondadori, 2002.

Collocazione: 35. B. 15546