Ippolito Nievo, Gli amori garibaldini (1860)
Ippolito Nievo, Gli amori garibaldini (1860)

Il capitano Simonini avvicina Ippolito Nievo per carpirgli i segreti dell’amministrazione della spedizione dei Mille, su incarico dei servizi segreti piemontesi che vogliono controllare l’avventura garibaldina. I due si frequentano a lungo, entrando in confidenza. Nievo fa anche leggere a Simonini «un volumetto che gli era da poco arrivato, Amori garibaldini, stampato nel Nord senza che lui avesse potuto rivederne le bozze». Il commento del capitano non è per niente benevolo: «Ho scorso una di queste sue composizioni, dedicata proprio a Garibaldi, e mi sono convinto che un po’ bestia il Nievo deve essere» (p. 161).

 

Ippolito Nievo, Gli amori garibaldini, Milano, tipografia di P. Agnelli, 1860.

Collocazione: Casa Carducci Buste 200. 16