In questo poema dedicato alle virtù delle erbe - che immaginiamo sarebbe stato apprezzato da Serafino, speziale dell’abbazia - un lettore ha segnato ai margini i punti di interesse del testo relativamente a diversi dolori del corpo. Si veda in questa pagina e nel dettaglio di un’altra che un piccolo dente e un piccolo orecchio si trovano a fianco delle righe che trattano dei mali di queste due parti del corpo.
Macer Floridus, De viribus herbarum, Milano, Antonio Zarotto, 19 XI 1482.
Collocazione: 16. D. VI. 35