Il Don Pirlone, 17 novembre 1848
Il Don Pirlone, 17 novembre 1848

L’uso che Evangelisti fa delle vignette presenti nel «Don Pirlone» è piuttosto interessante per riflettere sull’uso dei documenti storici all’interno di una narrazione. In una scena del capitolo 8 di 1849. I guerrieri della libertà Folco Verardi si sveglia ed esce per andare a comprare questo giornale: «Raggiunse la sede del “Don Pirlone” e ne acquistò il numero appena uscito. La stampa centrale raffigurava lo scheletro di Pellegrino Rossi, appena sceso dalla carrozza, adagiato alla base della scalinata della Cancelleria». Si sta raccontando la mattina del 17 novembre, la datazione è facile visto che si tratta del giorno successivo alla rivolta del 16 novembre seguita all’uccisione del Ministro avvenuta il giorno precedente. Il romanzo ha appena descritto quel giorno di rivolta e il giornale stesso lo racconterà con quattro vignette, per una volta non satiriche ma quasi documentarie, uscite nei giorni successivi. Ci si aspetta quindi che sul numero del «Don Pirlone» del 17 novembre 1848 compaia l’illustrazione descritta da Evangelisti nel romanzo. Invece in quel fascicolo n. 62 datato 17 novembre compare la vignetta che vediamo qui presentata in cui, come apprendiamo da un documento desunto da un manoscritto del tempo (p. 6), «L’Imperatore d’Austria viene abbracciato dai suoi Generali Jellaehieh e Windischgrâtz» e che quindi non corrisponde per niente a quella descritta nel passo citato. Di più: in nessun numero del giornale, anche dei giorni successivi, compare una vignetta con lo scheletro di Pellegrino Rossi vicino a una carrozza ai piedi di una scalinata. La morte di Rossi anzi non è mai rappresentata nelle vignette. La vignetta descritta da Evangelisti però esiste veramente e la vediamo nella prossima immagine.

 

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«Il Don Pirlone. Giornale di caricature politiche», 17 novembre 1848.

Collocazione: VENTURINI PC. 25