Giovanni XXII nei Vaticinia Pontificum
Giovanni XXII nei Vaticinia Pontificum

La pagina della mostra relativa a questa immagine ci informa che il papa ritratto è quel Giovanni XXII che regge il soglio pontificio nel 1327, anno in cui si svolge la vicenda narrata nel romanzo. Il papa accusato dagli Spirituali e sostenuto dai Domenicani, il papa che risiede ad Avignone e che vorrebbe ricevere nel suo Palazzo Michele da Cesena, motivo per cui l’abbazia diventa centro di discussione e trattativa tra le due opposte fazioni della chiesa cattolica. A farla breve, nonostante non compaia mai direttamente nel romanzo (compare invece nella serie TV, che non rispetta l’unità di luogo propria del testo narrativo e che quindi ambienta alcune scene proprio nel palazzo pontificio in terra francese) Giovanni, la sua politica, la sua opposizione all’ideale di povertà della Chiesa è il motivo scatenenate del secondo filo narrativo dipanato da Eco, quello più storico-teologico che va a incrociarsi con la trama delittuosa.

Tutte tematiche presenti in questa immagine dal momento che sia il piccolo mostro con la tiara che la colomba hanno uno stretto legame con l’ordine francescano. Il primo è «l'antipapa Pietro Rainallucci da Corbara, francescano, eletto col nome di Nicolò V nel 1328 a Roma, per volontà dell'imperatore Lodovico il Bavaro». La seconda «minacciata dalla frusta brandita dal papa, simboleggia l'ordine francescano avverso alle costituzioni contrarie alla povertà integrale» promulgate dallo stesso Giovanni.

 

[Vaticinia Pontificum, sive Prophetiae Abbatis Joachini], prima metà sec. XV.

Collocazione: Ms. A.2848