Arriviamo infine a colui che ha maggiormente segnato l’immaginario legato a Sarti Antonio. Anzi, che è diventato, e ancora oggi è, il volto per eccellenza del sergente: Gianni Cavina.
L’attore bolognese viene scelto - e sembra che lui abbia fatto di tutto per essere scelto - per interpretare Sarti in una nuova serie TV, L’ispettore Sarti, voluta dalla Rai e alla quale Macchiavelli non dà il suo contributo. Vengono realizzate due stagioni, la prima di 13 episodi, girati nel 1988 e trasmessi nel 1991, la seconda di sette episodi, trasmessi nel 1994 (molte puntate sono disponibili su You Tube mentre non se ne trova traccia su RaiPlay).
Macchiavelli nell’introduzione al citato fumetto tratto da Le piste dell’attentato fa notare che Gianni Materazzo ha disegnato un Sarti Antonio «corpulento come Gianni Cavina, sgualcito come Gianni Cavina, stazzonato come Gianni Cavina nelle versioni televisive, ma Gianni Cavina-Sarti Antonio arriverà solo nel 1988, e cioè tre anni dopo il fumetto. Una premonizione? Bisognerebbe chiederlo a Gianni Materazzo». L’ipotesi più logica è che che chi ha realizzato la serie TV si sia ispirato al fumetto, anche se non ci sono certezze e l’eventualità sia resa meno credibile dal fatto che di sicuro il lavoro di Materazzo non aveva raggiunto un pubblico generalista.