Nel film l’interprete dell’archivista zoppo della Questura di Bologna, Poli Ugo, è il grande attore Flavio Bucci. Chi ha letto i romanzi di cui è protagonista Poli - che è un collega di Sarti e quindi compare anche in alcuni dei testi dedicati al sergente, quando questi ha necessità di fare ricerche in archivio - sa che “lo Zoppo”, come lo chiamano i colleghi quando non è nelle vicinanze, è un personaggio irascibile, spesso maleducato, perennemente in lotta col mondo e che non riesce a dimenticare il trattamento ricevuto al momento dell’incidente che lo ha reso disabile. Un incidente accaduto durante un’azione di polizia, a causa del quale è stato relegato in archivio, estromesso dal servizio attivo e dalla possibilità di fare carriera. Le sue indagini quindi, come accade nel film, sono sempre condotte in maniera personale e non ufficiale, tanto che spesso arriva a mettersi in ferie per indagare con maggiore libertà su un caso che solletica la sua curiosità o che riguarda persone che conosce.
Più avanti incontreremo di nuovo Poli Ugo, parlando di un altro romanzo in cui il suo carattere non è migliorato ma i suoi tratti somatici sono decisamente diversi da quelli di Flavio Bucci.