Domenicani vs. Francescani - Vicent Ferrer e Bernardino da Siena
La mostra Una voce nella città si occupa soprattutto di un periodo successivo a quello in cui nell’abbazia si svolge il confronto sulla povertà della Chiesa. Dopo un secolo e mezzo però le tensioni fra Domenicani e Spirituali non sono sopite, come racconta la sezione della mostra intitolata Il predicatore: un modello di santità. Canonizzazioni e santificazioni dei rappresentanti dei due Ordini erano infatti (anche) strumenti di lotta interna alla Chiesa, come dimostra la figura del predicatore domenicano Vicent Ferrer, ritratto in questo frontespizio:
«Dotato di straordinarie capacità comunicative, Ferrer miscelava concretissimi appelli alla conversione, annunci sulla nascita dell’Anticristo, minacce sulla prossimità del giudizio finale. Venne quindi rappresentato spesso mentre indica Cristo giudice, come in un’edizione veneziana dei suoi sermoni, vero bestseller tra Quattro e Cinquecento. Anche a Bologna, città in cui era passato, venne così ritratto al centro del Polittico Griffoni: i suoi sermoni in una mano, mentre con l’altra indica il giudice eterno.
La canonizzazione di Ferrer (1455) era la risposta domenicana al nuovo santo dei frati minori, Bernardino da Siena (1380-1444), più giovane ma canonizzato assai più celermente (1450). Agiografi e frati presentavano i due predicatori come il provvidenziale rinnovarsi del binomio Francesco/Domenico, inviati da Dio per convertire il mondo e ravvivare la fede. E se il marmo della facciata di San Petronio riproduce i due fondatori degli Ordini, sui pilastri della navata centrale vennero dipinti, nel 1467, i due santi più recenti».
Vicent Ferrer, Sermones de tempore et de sanctis, Venezia, Jacopo Penzio, Lazzaro Soardi, 25 luglio – 12 novembre 1496.
Collocazione: 16.G.VI.21