Albrecht Dürer, [Giovanni divora il libro] (1511)
Albrecht Dürer, [Giovanni divora il libro] (1511)

«Allora mi avvicinai all’angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: “Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele”. Presi quel piccolo libro dalla mano dell’angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l’ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l’amarezza».

 

La citazione è tratta dall’Apocalisse (10, 9-10). Severino Cesari, nell’articolo già visto uscito nell’imminenza della pubblicaizone del romanzo, aveva notato che Jorge da Burgos compiva lo stesso gesto dell’evangelista Giovanni e di Borges (e nella Bibbia si trova almeno un altro caso di bibliofagia in Ezechiele, 2,8-3,3). Jorge è l’uomo che ha portato all’abbazia una preziosa raccolta di Apocalissi miniate. Che il personaggio voglia rimandare allo scrittore spagnolo è poi così palese che Nilda Guglielmi ha dedicato un volume ai legami fra il romanzo e Borges, intitolato El Eco de la rosa y Borges, in cui si trova una caricatura che rappresenta Jorge con i lineamenti di Jorge Luis.

Il legame fra i tre elementi è accresciuto dal gesto contraddittorio e significativo del mangiare - anzi divorare - un libro. Sul significato di questo gesto all’interno del romanzo si veda Franco Forchetti, Il segno e la rosa. I segreti della narrativa di Umberto Eco, p. 170. La xilografia a fianco, incisa da Albrecht Dürer e conservata presso la Biblioteca dell’Archiginnasio, illustra questo episodio dell’Apocalisse.

 

Albrecht Dürer, [Giovanni divora il libro], [Norimberga, s.n., 1511], xilografia, 372x261 mm.

Collocazione: AA. VV. Cart. III n. 12