Intervista a Pierluigi Molteni, direttore di SOUx Bologna
Cos’è Sou?
Sou è una scuola di architettura per bambini, nata qualche anno fa presso il Cultural Farm di Favara, un luogo di pensiero e innovazione urbana e sociale. Sou è una scuola ma è prima di tutto uno spazio dove imparare facendo ( e divertendosi!). Lo faremo iniziando a ragionare fuori dagli schemi perché le idee nuove arrivano soprattutto quando si battono sentieri inesplorati, o si percorrono quelli soliti con occhi nuovi. Ecco, questi occhi nuovi li vogliamo usare per imparare a conoscere meglio lo spazio in cui la stragrande maggioranza della popolazione mondiale vive.: lo spazio urbano. Ci sembra di conoscerlo bene ma spesso siamo semplicemente assuefatti da accettarlo come stato di fatto immutabile e dato una volta per tutte. Ma per iniziare a cambiarlo, bisogna prima capirlo!
Cosa farete?
Faremo degli incontri tenuti da docenti diversi, ognuno con specifiche competenze ed esperienze. Tutti gli incontri si svolgeranno con lo stesso criterio: una prima parte di introduzione all’attività, e poi si lavora in piccoli gruppi. Si impara più facilmente se ci si mette alla prova facendo e scoprendo nuove abilità e nuovi modi di vedere. Gli anglosassoni lo chiamano “Learning by doing” ed è l’approccio che avremo anche noi. Le nostre attività avranno come tema di base la città ed il genere: non a caso il tema di tutte le scuole Sou quest’anno sarà “Radical She”. Ogni scuola lo può declinare come meglio crede. Noi lo faremo attraverso tutte gli elementi che compongono e costruiscono una città: il genere ma anche l’arte, la fotografia, il sentire con il corpo e con tutti i sensi, lo scoprire le diverse anime e i diversi tempi dell’organismo urbano.
Quando inizia?
La scuola inizierà le sue attività il 21 novembre prossimo. Il gruppo con cui lavoreremo sarà di 25 bambini dai 7 ai 12 anni che parteciperanno a 25 laboratori. Ognuno di questi affronterà un tema diverso avente come filo conduttore quello della città: come leggerla, come comprenderla, come modificarla.