I dannati di Kirkuk
@ Biblioteca Amilcar CabralVia S. Mamolo 24
incontro in occasione della presentazione del libro di David Issamadden e Daniela De Biasio
Quando ero bambino Kirkuk era una città opulenta e pacifica. La mia prima casa si trovava nel quartiere di Auci a due passi dalla fortezza Qalà fatta erigere da Alessandro il Macedone. Tutt’intorno, raccolti in un parco pubblico sempre animato, c’erano eucalipto, salici piangenti e tanti alberi di agrumi. Chi, come me, andava a giocarci respirava il profumo dei fiori e della storia.
Incontro in occasione della presentazione del libro di David Issamadden e Daniela De Biasio I dannati di Kirkuk, Calamaro Edizioni, 2024. Dialogano con le/gli autori Massimiliano Trentin, Professore dipartimento di Scienze Politiche UNIBO e Antonio Mumolo, Presidente Associazione Bologna/Kurdistan. Introduce Riccardo Fiore, Editore Calamaro Edizioni
Questa è la storia di un bambino che ancora non ha conosciuto il male e di un Paese che accoglie e protegge con i suoi profumi e i suoi colori. È la Storia di un Paese che all’improvviso si trasforma in una prigione e incatena uomini e pensieri. Diventa teatro di eventi epocali, di trasformazioni repentine, di gioie e festeggiamenti, ma anche di lacrime, persecuzioni e ingiustizie. Per chi racconta, il Kurdistan è una terra profondamente amata e temuta allo stesso tempo. Il racconto della vita del protagonista parte dall’infanzia e arriva all’adolescenza, attraversando i primi innocenti amori e i ricordi di antiche tradizioni. Costretto a lasciare il Paese non lo ha mai dimenticato, anche se ha potuto rivederlo solo dopo vent’anni di esilio senza poter riabbracciare i genitori, nel frattempo venuti a mancare. Un’esperienza vissuta e ora narrata per rendere giustizia alla sua famiglia e alla sua comunità, per non dimenticare che anche dopo una dittatura la Storia va avanti.
David Issamadden è nato a Kirkuk, nel Kurdistan dell’Iraq del Sud. È stato un esponente molto attivo del movimento studentesco democratico. Dopo il liceo scientifico si è trasferito in Italia per proseguire a Bologna gli studi universitari in medicina e chirurgia. Conseguita la laurea ha svolto la sua professione in qualità di guardia medica e nei reparti di pronto soccorso, per poi entrare nello staff medico del Bologna Calcio fino a diventarne Direttore Sanitario. Attualmente ricopre il ruolo di presidente della Comunità curda in Italia. Ha dovuto attendere vent’anni e la caduta del regime dittatoriale di Saddam Hussein per tornare in Kurdistan.
Daniela De Blasio è una giornalista professionista, di Bologna. Ha iniziato la sua carriera all’inizio degli anni Ottanta occupandosi prevalentemente di calcio, poi i suoi interessi si sono estesi alla cronaca di costume e alla divulgazione turistica. Conosce David Issamadden da oltre trent’anni e avendo sentito gli appassionati racconti sulla sua vita in Kurdistan lo ha spronato a raccontare la sua vita.