DAVIDE MOROSINOTTO | VIAGGIO VERSO L’IGNOTO

@ Salaborsa Lab Roberto Ruffilli
Vicolo Bolognetti, 2 Bologna
20 maggio 2024, 10:40
copertina di DAVIDE MOROSINOTTO | VIAGGIO VERSO L’IGNOTO

Un gruppo di studenti del Liceo Laura Bassi impegnati nella riflessione sul rapporto tra arte e intelligenza artificiale incontrano Davide Morosinotto

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A cura di Hamelin, Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni, Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna.
In collaborazione con Il Castoro.


Il libro: "II suo destino sta per compiersi. Eco lo sa. Tiene gli occhi incollati al vortice dell'lynx. È splendente, è un fuoco, è un lampo. A vederlo da fermo, sembra poco più di un girico, un cerchio di metallo dorato che incornicia l'immagine di un uccellino."
"Il mare si sollevò quando una piccola imbarcazione emerse dalla nebbia, con le vele strappate e l'albero maestro spezzato. A Maia si strinse il cuore in gola vedendo l'imbarcazione sbandare tra le onde, sul punto di affondare."
Sai riconoscere quale brano è scritto da una persona e quale da una Intelligenza Artificiale? 

Prendi una mente umana e un’intelligenza artificiale. Fornisci le stesse indicazioni e regole.
Chiedi di costruire una storia. Questo è un viaggio oltre l’ignoto, una sfida narrativa con due racconti scritti da Valentina Federici e da un’intelligenza artificiale. 
Un interessante esperimento a cura di Pierdomenico Baccalario, Marco Magnone e Davide Morosinotto per provare a comprendere le sfide del futuro: «L’Intelligenza Artificiale, avvertita come un’incombente minaccia, sta scatenando reazioni diversissime tra loro e, forse, ci sta facendo riscoprire anche il valore del genio creativo umano. C’è chi protesta, chi rifiuta, chi vorrebbe distruggere o non vedere, chi pensa a come controllare e regolamentare gli altri, chi fissa paletti etici e morali, chi invoca prudenza, dannazione o l’intervento divino. E c’è chi sperimenta e prova a immaginare. Che, poi, è quello che abbiamo tentato di fare anche noi con questo libro.»

L’autrice: Valentina Federici vive in Svizzera sul lago di Ginevra, ma è cresciuta a Perugia, in una casa con un solo libro per bambini. Da appassionata lettrice, ha risolto il problema inventando storie tutte sue, cosa che non ha mai smesso di fare, neanche quando è diventata avvocata. Non appena le è stato proposto di sfidare l’IA, la sua fantasia si è lanciata a immaginare i finali più disparati della convivenza fra umanità e macchine. Non sa ancora come sarà il mondo dopo l’avvento dell’Intelligenza Simulata, ma se qualcuno vuole dirle la sua, la trovate sui social come @wheresastory.