Il raffreddore di Amos Perbacco Erin E. Stead, Philip C. Stead, Babalibri, 2011 da 3 anni
Amos Perbacco lavora allo zoo; è un tipo mattiniero e preciso, fa tutti i giorni le stesse cose e nonostante sia davvero impegnato trova sempre tempo per dedicarsi ai suoi amici animali. Un giorno però Amos si sveglia con un fortissimo raffreddore e gli animali sono molto preoccupati per la sua assenza; decidono quindi di andare a trovarlo. Lineare e chiarissimo nel suo svolgimento questo albo illustrato è in realtà denso di particolari e pregi. I protagonisti della storia sono raffigurati con grande efficacia, ma le immagini non sono sovraccariche di elementi che potrebbero renderne la lettura confusa o adatta a un pubblico di bambini più grandi: la scelta dell\'illustratrice è infatti quella di rendere in modo molto sintetico il contesto, spesso quasi solo abbozzato o lasciato in bianco e nero, per evidenziare i soggetti narrativamente più importanti. La storia poi è ricca di elementi molto vicini al vissuto del bambino: i riti quotidiani, il ripetersi di azioni familiari, ma anche affetti e sentimenti che i piccoli lettori comprenderanno e riconosceranno. Ma come tutte le belle storie sappiamo che gli elementi quotidiani sono solo un modo per entrare in un mondo, quello narrativo, dove la quotidianità si confronta con emozioni e sentimenti più profondi e nascosti. Dove viene dato spazio, tra l\'altro, a ciò che è misterioso e un po’ magico. Un solo esempio: da dove viene e dove va il palloncino rosso che ad un certo punto appare tra le pagine del libro?