Biblioteche di Bologna
copertina di Grat grat cirp splash!
Kitty Crowther

Grat grat cirp splash!

traduzione di Federica Rocca
Babalibri, 2011,
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A prima vista le illustrazioni di Kitty Crowther potrebbero apparire inadatte a bambini molto piccoli: una certa delicatezza nell’insieme, l’utilizzo di colori scuri, l’evidenza del segno nel colore sono elementi che di solito non concorrono alla chiarezza. Questo a prima vista, perché, appena si apre questo Grat grat cirp splash!, ci si trova di fronte a una narrazione perfetta per i piccoli. I personaggi sono una famiglia di rane: Giacomo, la mamma e il papà. La situazione messa in scena appartiene alla quotidianità di ogni bambino, si tratta della sera, del momento in cui andare a letto. Gli elementi che delineano gli ambienti della casa sono riconoscibili dai piccoli, vediamo la lampada, il letto, il lavandino, il bagno, il lettone dei genitori, il corridoio: proprio tutto come a casa nostra, tranne una cosa, il pavimento, essendo la casa in uno stagno è ricoperto d’acqua. Così si delinea una situazione conosciuta da una parte, ma anche uno spazio lontano e in qualche modo fantastico, quello della casa nello stagno. Questo “lontano da sé” aiuta di solito i piccoli ad avvicinarsi alla storia e a prendere dimestichezza con la finzione narrativa. Il libro narra la paura di Giacomo al momento di andare a letto e i tentativi dei genitori per rassicurarlo: una storia narrata da tanti autori. La Krowther riesce però a intessere il tutto con una delicatezza e una tenerezza che appartiene a certi momenti del rapporto grandi e piccoli e a chiudere su un finale che ci stupisce piacevolmente.