Biblioteche di Bologna
copertina di E' in arrivo un bambino
John Burningham, Helen Oxembury, Motta junior, 2011
dai 30 mesi

E' in arrivo un bambino John Burningham, Helen Oxembury, Motta junior, 2011 dai 30 mesi

La storia si svolge in un arco di tempo di pochi mesi: quelli che trascorrono dal momento in cui la mamma comunica al suo bambino che un altro piccolo sta arrivando, fino alla nascita del secondogenito. Molti sono i pregi di questo libro. La storia dell\'arrivo di un fratello è stata raccontata molte volte e in modi diversi, ma questi due grandi autori hanno trovato strutture e strategie efficaci per narrare l\'evento dal punto di vista del bambino che diventerà il fratello maggiore. Innanzi tutto il testo è composto unicamente di dialoghi. Nella maggior parte del libro quello fra la mamma e il bambino. Le parole della mamma sono scritte in azzurro, quelle del bambino in blu. Nessun altro personaggio interviene e questo rende pienamente il punto di vista bambino che mette al centro la relazione più importante nel momento in cui viene minacciata dalla nascita di un fratello. Il susseguirsi delle pagine mostra il trascorrere del tempo. In ogni pagina vediamo la mamma e il bambino impegnati in occupazioni quotidiane: la passeggiata ai giardini, la visita di una mostra o di uno zoo, in banca, dal medico, i giochi in riva al mare, la merenda al bar. Sfogliando vediamo le stagioni succedersi e la pancia della mamma crescere. L\'attesa è però punteggiata dalle inquietudini suscitate dalla prospettiva di un cambiamento tanto grande e ancora indefinibile. Le preoccupazioni prendono il via dai gesti quotidiani di mamma e bambino, partendo dalle situazioni in cui si trovano i due tentano di immaginare come sarà il fratello, cosa potrà fare. In riva al mare sarà facile pensare che sarà marinaio, al bar che sarà cuoco, al museo che sarà pittore. I timori del bambino prendono una forma narrativa: se il fratello sarà cuoco sarà pasticcione, se sarà pittore imbratterà l\'intera casa, se lavorerà allo zoo una tigre potrebbe mangiarselo. Le ansie e le incertezze sono rese dal testo e da illustrazioni, che si alternano a quelle che ci mostrano eventi della vita di tutti i giorni della mamma e del bambino, mostrandoci il futuro fratellino alle prese con le più disparate occupazioni. L\'illustratrice cambia in questo caso registro e ci rende le imprese del fratellino tramite immagini che ci ricordano le strisce umoristiche dei giornali di qualche decennio fa. Un modo per dire che le inquietudini, le preoccupazioni e i timori possono essere affrontati e accolti nel momento in cui assumono una forma narrativa.