Alla scoperta dell'invisibile. L'incredibile storia di Alexander von Humboldt
dai 12 anni
Si dice che fosse l’uomo più famoso del suo tempo, insieme a Napoleone, il quale per questo motivo ne era geloso. Questo libro illustrato ci porta nella vita di Alexander von Humboldt, naturalista, scienziato ed esploratore, geografo e botanico, vissuto fra Sette e Ottocento.
Dopo la laurea fu ispettore minerario, ma in seguito a una grossa eredità si licenziò e intraprese una vita di viaggi e di studi naturalistici soprattutto in Sudamerica e più tardi in Asia. Non essendo stipendiato da governi o da società, era mosso semplicemente dalla voglia di conoscere, esplorare, studiare.
Insieme all’amico Aimè Bonpland, raccolse esemplari, annotazioni, confrontandosi su possibili nuove scoperte e teorie attraverso l’osservazione diretta, l’esperienza sul campo.
Alexander influenzerà scienza e arte del suo tempo e di quello a venire: si ispirarono a lui Charles Darwin, Goethe, Simon Bolivar, Edgar Allan Poe.
Rivoluzionerà tanti pensieri dell’epoca: antischiavista, si schierò contro le monoculture intensive, lo sfruttamento degli indigeni, il colonialismo.
La sua intuizione più felice fu quella di pensare “la natura come un'unica grande unità, mossa e animata da forze interne”, un concetto attualissimo che rende la sua vita e i suoi viaggi un’ispirazione anche per noi.
Non è un caso che il libro si chiuda con un’altra sua citazione: “la visione del mondo più pericolosa è quella di coloro che non hanno mai visto il mondo.”