Alfred Bester, L' uomo disintegrato e tutti i racconti (1950-1980), Milano, Mondadori, 1985
Alfiere di una Fantascienza “hard-boiled” ed eccessiva, Bester si è sempre tenuto lontano dal conformismo e dalle scelte rassicuranti, preferendo – come Zelazny – accordare le sue simpatie ad antieroi guidati da pulsioni non propriamente nobili. Quel che importa nelle sue storie è il ritmo serrato con cui la trama si snoda, spesso sostenuto da divagazioni che disorientano il lettore e lo allontanano dalla vicenda principale. Dietro questo caleidoscopio di invenzioni bizzarre e, talora, grandguignolesche, non è difficile scorgere il divertimento e l\'ironia di uno scrittore insofferente alle restrizioni e ai dogmi di certa industria culturale.