2022 - 2023 | torna il rogo del Vecchione in piazza Maggiore

copertina di 2022 - 2023 | torna il rogo del Vecchione in piazza Maggiore

Dopo due anni segnati dalla pandemia che non ha permesso di festeggiare il Capodanno in Piazza Maggiore, è ritornata la festa sul Crescentone la notte del 31 dicembre con il tradizionale rogo del Vecchione, accompagnati da Udendo (discorso per sola voce sospesa a sorpresa) di Alessandro Bergonzoni in un progetto artistico inedito che si è alternato alla musica di Laura Gramuglia e PopPen djs in consolle.
Nell’anno 2022 in cui ricorreva il centenario dell’amata usanza popolare bolognese è ritornato quindi il classico rogo del Vecchione di mezzanotte al centro della piazza.
A bruciare è stato il Vecchione d’artista “Vecchio come una torre” del collettivo Parasite 2.0, che pur essendo risultato vincitore della call pubblica indetta dal Comune nel 2021, lo scorso anno non è stato arso nel tradizionale rogo propiziatorio, date le misure di contenimento da Covid-19.

Il Vecchione contiene in sé due vere e proprie icone bolognesi: se le torri sono uno dei tratti distintivi dello skyline cittadino, il Vecchione posizionato dentro una torre, più che alle architetture medievali, rimanda alla chiusura in uno status sociale ma anche alla clausura forzata durante la pandemia e alle nostre case trasformate in torri per proteggerci. Il Vecchione raffigurato agita le mani e le gambe quasi a volersi liberare dalla torre, simboleggiando una storia recente di fatica e privazioni che ci si vuole lasciare alle spalle. Allo stesso tempo le torri, che nel corso dei secoli vennero mozzate, demolite o trasformate in diverse attività, raccontano di una Bologna capace di mutare, rigenerarsi e accogliere il nuovo come tratto distintivo di una città che sa fondere tradizione e innovazione.

Il Vecchione è realizzato da Officine Contesto di Alan Zinchi.


Collettivo Parasite 2.0
Parasite 2.0 (Stefano Colombo, Eugenio Cosentino, Luca Marullo) è stato fondato nel 2010 e ha base a Londra e Milano. Il collettivo indaga lo stato dell’habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design e arte.
Tra le loro ricerche e progetti, gli artisti hanno collaborato con Triennale Milano, Galleria Skala, Jan Van Eyck Academy, Forecast Platform, Galeria e Bregdedit, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, OGR Officine Grandi Riparazioni, domesti.city, XX Chilean Architecture Biennale, La Biennale di Venezia.
Nel 2016 Parasite 2.0 ha vinto il premio YAP del MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI. Nel 2020 ha vinto il BIG See award nella categoria Interior Design. Ha svolto attività didattica in numerosi istituti, tra cui Design Academy Eindhoven, Faculté d’architecture del’université libre de Bruxelles, Facultatea de Arhitectura si Urbanism Timisoara, Politecnico di Milano, NABA Nuova Accademia Belle Arti Milano e attualmente gli artisti insegnano presso MADE Program a Siracusa, IED Roma e Libera Università di Bolzano.