Paolo Volponi. Scritti di critica 1956-1994. Il principio umano dell'arte
@ Biblioteca dell'Archiginnasio | Sala dello Stabat MaterPiazza Galvani 1 Bologna

Presentazione del volume curato da Luca Cesari
Renato Barilli, Raffaele Milani e Antonio Prete, presentano Paolo Volponi. Scritti di critica 1956-1994. Il principio umano dell'arte (Electa, 2024). Interverrà il curatore, Luca Cesari.
Con un saluto di Caterina Volponi. Introdurrà Jadranka Bentini.
Un'iniziativa di Italia Nostra Bologna.
Questo volume esce nella collana Scritti in occasione del centenario della nascita dello scrittore Paolo Volponi, noto non solo per le indiscusse opere letterarie narrative e poetiche ma anche per un vivo e prolungato interesse verso l'ambito artistico.
Si tratta della prima antologia organica degli scritti di Volponi sulle arti, composti tra il 1956 e il 1994, in cui è presentato un aspetto conosciuto, ma poco letto, di uno tra i maggiori scrittori del secondo novecento.
L'interesse profondo per le arti e per il collezionismo ha reso Volponi famoso anche per il profilo di dirigente e consulente per case d'asta. La novità degli Scritti di critica 1956-1994 a cura di Luca Cesari, estetico e critico, è quella di aver restituito, assieme al noto, lo sconosciuto della vasta produzione volponiana.
Mancava sino a oggi l'iniziativa di raccogliere in un libro questo straordinario corpus non documentato della sua potente scrittura, di riunire, ben oltre i materiali sino a oggi censiti, tali avvincenti ma irreperibili pagine dedicate a "una costellazione progressiva, di personaggi-artisti che son 'casi', 'irregolari', acentrici, 'di qualsiasi scuola e corrente', sincronizzati sulla virulenza, scelti a uno a uno per tendenze individualizzate e non perché conformi a un certo codice di inclusione o militanza". Il volume fa parte di Scritti, una collana di antologie scelte, affidate ogni volta a curatori, studiosi diversi che raccolgono saggi e articoli, spesso difficilmente reperibili. Testi, ritrovati e riscoperti, riuniti in corpus consistenti che propongono letture talvolta difficili e sfidanti, a cui rivolgersi e tornare anche oggi "in un momento di crisi della critica d'arte nel nostro Paese".