«La difesa della razza», V, n. 6, 20 gennaio 1942
«La difesa della razza», V, n. 6, 20 gennaio 1942

Infine è lo stesso Simonino che occupa lo spazio più importante del numero. E lo fa con l’immagine più famosa, la xilografia del Liber Chronicarum di Hartmann Schedel di cui già abbiamo parlato.

L’immagine, in questo numero, viene utilizzata per illustrare un articolo riguardante la circoncisione dei bambini, in cui si legge che «Nel famoso processo per l’assassinio (1475) di Simonino da Trento, uno degli imputati (poi condannato a morte), l’ebreo Angelo, confessò che sopra il prepuzio, durante la circoncisione si usava appunto sangue polverizzato di un fanciullo cristiano martirizzato» (p. 27). Sembra davvero di cogliere nel suo dispiegarsi quel meccanismo di costruzione del nemico di cui Eco tratta in un suo saggio e che si ripete in tutte le epoche. Dopo avere riassunto la descrizione dei costumi ebraici fatta da Tacito, Eco commenta: 

 

«Gli ebrei sono “strani” perché si astengono dalla carne di maiale, non mettono lievito nel pane, oziano il settimo giorno, si sposano solo tra loro, si circoncidono (si badi) non perché sia una norma igienica o religiosa, ma “per marcare la loro diversità, seppelliscono i morti e non venerano i nostri Cesari. Una volta dimostrato quanto siano diversi alcuni costumi reali (cincorcisione, riposo del sabato), si può sottolineare ulteriormente la diversità inserendo nel ritratto costumi leggendari (consacrano l’effigie di un asino, spregiano genitori, figli, fratelli, la patria e gli dei)».

Umberto Eco, Costruire il nemico, cit., p. 12).

 

Per concludere questa breve carrellata dedicata a «La difesa della razza», ringraziamo Pietro Delcorno per averci anticipato alcune pagine della postfazione da lui scritta per il volume di imminente pubblicazione Santi in camicia nera di Davide Recchi, in cui vengono analizzate alcune occorrenze del caso Simonino sulla rivista. Nelle sue pagine, dal titolo L’aureola nera: attualità e inattualità della storia, Delcorno rileva anche come la questione sia tutt’altro che chiusa - nonostante, come vedremo nelle prossime immagini, il culto di Simonino sia stato abolito dalla Chiesa - dal momento che negli ultimi anni alcune iniziative pubbliche (una mostra e una tela dedicata al falso martirio del bambino) abbiano suscitato molto scalpore in rete e portato a strascichi giudiziari tutt’ora in pieno svolgimento.

 

«La difesa della razza», V, n. 6, 20 gennaio 1942.

Collocazione: B. XI. 15