
«La difesa della razza», I, n. 4, 20 settembre 1938
«La scelta di distorcere i tratti somatici dell’Ebreo in senso caricaturale è una costante dell’iconografia della Difesa della razza, come si evince da alcune sue copertine. Spesso esse citano gli ebrei in maniera più obliqua, facendo uso di simboli come la stella di David o la Menorah: questa scelta contribuisce a de-umanizzare la figura dell’Ebreo, circondandola di un alone di sinistro mistero».
Valentina Pisanty, La difesa della razza. Antologia 1938-1943, p. 257.
«La difesa della razza», I, n. 4, 20 settembre 1938.