Alexandre Dumas - Ritratto
Alexandre Dumas - Ritratto

Il protagonista Simone Simonini arriva a “costruire” i Protocolli dopo un lungo percorso di perfezionamento dell’arte della falsificazione di documenti. Eco ne ripercorre le tappe basandosi soprattutto sul libro di Cohn Licenza per un genocidio ma naturalmente prendendosi le libertà di un romanziere. Fra le critiche ricevute dal romanzo c’è quella di avere dato credito a questa «pista francese» che per alcuni - sostenitori della teoria per cui se anche i Protocolli sono falsi quello che dicono è veritiero - non è credibile. Si veda per esempio I protocolli del Savio di Alessandria. Umberto Eco nel romanzesco mondo dei Savi di Sion il cui autore, Gianluca Casseri, ci sembra però prendere lo stesso granchio del già citato Mattogno in L’Eco di Israele: chiede cioè a un romanzo caratteristiche di verità e verificabilità che possono essere proprie solamente di un saggio storico e non di un testo di fiction.

Lo scrittore si prende il merito di avere aggiunto al percorso che porterà ai Protocolli un paio di tappe iniziali, precedenti il libro di Barruel di cui abbiamo già parlato e che è già esso stesso «un libro apparentemente storico che però si legge come un romanzo d’appendice» (Umberto Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, p. 165). E sono due tappe che sconfinano proprio nel mondo del romanzesco e più specificamente del feuilleton:

 

«Infine: credo di aver contribuito alla scoperta delle origini de “I Protocolli". Ne ho trovato tracce in "I misteri del popolo" di Eugène Sue, e in "Giuseppe Balsamo" di Alexandre Dumas"».

 

Sono parole con cui Umberto Eco, intervistato da William Goldkorn in Umberto Eco, gli ebrei e i complotti, riprende quanto aveva scritto in Sei passeggiate nei boschi narrativi (p. 167). All’origine del percorso dei Protocolli stanno quindi opere di finzione. Primo fra tutti un romanzo di Alexandre Dumas padre.

 

[Ritratto di Alexandre Dumas padre]

Collocazione: GDS, Collezione dei ritratti, Cartone 20, Fascicolo 64, Carta 1