
Assassinio sull'Orient Express
Quando i romanzi polizieschi giunsero per la prima volta in Italia, negli anni '30, il regime fascista li etichettò come un genere immorale, espressione di un mondo i cui valori potevano corrompere gli animi più impressionabili. Le traduzioni dei romanzi polizieschi, pertanto, subirono in quegli anni numerose censure, ben visibili nella prima traduzione italiana di Murder on the Orient Express, laconicamente tradotto Orient Express, al fine di evitare il riferimento esplicito al genere dell'opera. Inoltre, venne censurato, già nelle prime pagine, il suicidio di un ufficiale dell'esercito e la nazionalità di due personaggi, italiani nell'originale, venne cambiata in inglese e brasiliana, poiché i personaggi di un romanzo giallo, considerato amorale e diseducativo, non potevano essere di origine italiana.