REPORT N. 90 - GDL LEGGEREZZA - FURORE di John Steinbeck

Mercoledì 7 febbraio 2024, ore 17.00
XC incontro del Gruppo di lettura Leggerezza

  Ha ottenuto l'unanime approvazione dei presenti quest'opera monumentale del Nostro, nella quale propone il viaggio disperato della generazione sopravvissuta alla Grande guerra, alla ricerca di nuova terra nel West, la seconda tragica conquista, attraverso le infinite distese americane attraversate dalla Route 66, coperte di polvere e dolore. Quasi un'odissea.
  Lo stile, che va dal lirico allo sgrammaticato, essenziale, concede poco allo scrittore, senza aggettivi o avverbi superflui, solo fatti e dialoghi, dopo la parte iniziale forse un po' troppo descrittiva. Suscita forte empatia, prende al laccio il lettore, che non riesce più a non identificarsi con la vicenda della famiglia Joad.
  All'alba del primo New Deal di Roosevelt l'agricoltura si trasforma in industria e lo scenario è ben angoscioso per quei contadini che hanno perduto la fattoria e dunque la sussistenza stessa, la California appare come la terra promessa, con i suoi copiosi frutteti e il clima dolce. Ma il lungo percorso è durissimo e il viaggio stesso è vita, qui ed ora, per questi nuovi involontari migranti che implorano non la carità, ma soltanto un lavoro, ancorché pagato pochi centesimi di dollaro, le rare volte in cui viene concesso. È così che si accumula nei più giovani una rabbia sempre soffocata, che diventa furore senza riuscire a trasformarsi in rivolta, perché è di gran lunga più urgente il bisogno di una frittella di pane o di qualche patata. Si fatica anche a comprare un pezzo di pane ostinatamente da dieci centesimi, perché non si vuole la carità, che poi non si dimentica più. Conta la dignità. Soltanto sullo sfondo resta l'immagine dei "rossi", quasi un'entità astratta, mitica, da cui forse è più prudente tenersi lontani.
  In tale contesto nasce la solidarietà tra poveri, i white trash a cui ancora oggi si dà poca attenzione, ma costituiscono una realtà innegabile negli USA attuali. L'io diventa noi, accomunati dalla stessa condizione, dal medesimo destino. La sera, intorno al fuoco, si tessono relazioni speciali che si disfanno puntualmente la mattina successiva. Resta solo la famiglia, sempre più assottigliata, ma unita pur nelle sue diversità.
  La psicologia dei tanti personaggi è evidente. La Madre, Ma' senza nome, incrollabile punto fermo per tutti, capace di far fronte a qualunque nuova situazione, ha una capacità illimitata di adattamento al quotidiano cambio di luoghi, nonché di trovare soluzione agli infiniti problemi, con lo scopo primario di assicurare il minimo sostentamento ai suoi. Sa essere anche dolce e comprensiva, di rado invero, ma decide e s'impone. Incarna quella bellissima considerazione dell'autore per cui la vita degli uomini procede per salti, i macro-eventi, mentre quella delle donne è come lo scorrere di un fiume, in cui ogni tanto accidentali evenienze non cambiano il fluire incessante. È la protagonista della storia. Un altro personaggio interessante è il predicatore ormai esausto, Casy, che abbandona il suo passato religioso ed è qui che Steinbeck afferma, coraggiosamente per l'America puritana anche odierna, che non c'è nessun peccato e nessuna virtù, c'è solo quello che la gente fa. E ancora: amo solo quelli in carne e ossa.
  Oggi i nostri migranti sono diversi per lingua, cultura, religione e questo in qualche modo ci fa paura. È innegabile che la mancata accoglienza spesso apre loro la strada alla criminalità organizzata, in cui trovano l'unica forma di riconoscimento, purtroppo.
  Tante lezioni da questo libro, eccellente romanzo di formazione per i nostri giovani.
Termine dell'incontro alle ore 19.00

Per l’appuntamento di mercoledì 6 marzo 2024 alle h. 17.00 si leggerà:
Le anime morte di Nikolaj Vasil'evic Gogol

Per l’appuntamento di mercoledì 3 aprile 2024 alle ore 17.00 si leggerà:
Come un respiro di Ferzan Özpetek

Sofia Iaccarino