REPORT N. 97 - GDL LEGGEREZZA - L’ENIGMA DELLA CAMERA 622 di Joël Dicker

Mercoledì 4 dicembre 2024, ore 17.00
XCVII incontro del Gruppo di Lettura Leggerezza

  Bisognerebbe "sparare a vista" a qualunque editore che osi pubblicare un libro di oltre 600 pagine, se non è la Bibbia! Questa la prima considerazione emersa dalla discussione odierna, che ha dato all'incontro un'impronta allegra e fortemente ironica per tutta la sua durata. Al di là dell'iperbole, effettivamente si resta piuttosto spiazzati di fronte ad un giallo anomalo, che non rivela l'identità della vittima fino a ben oltre la metà del libro, indugiando invece nel descrivere i numerosi personaggi nel loro vissuto, peraltro poco credibili per il contesto delle banche svizzere.
  La Svizzera è la trionfatrice nella narrazione, i paesaggi incantevoli non possono però far dimenticare il ruolo attivo - un po' diverso da neutrale - che la nazione e i suoi banchieri ebbero durante tutto il periodo del nazismo, ma anche la Grecia delle belle isole vi trova il suo spazio.
  Faticoso star dietro ai frequentissimi cambi temporali, il che contribuisce a smarrire il filo logico degli eventi. La scrittura è scialba e piatta, un lessico senza fascino accompagna situazioni da farsa. In alcuni dialoghi e situazioni, si raggiungono abissi di banalità e melensaggine degni dei peggiori Harmony. Non può sorprendere che alcuni dei presenti non abbiano terminato la lettura.
Altrettanto doveroso registrare l'apprezzamento da parte di qualcuno, che comunque marchia il
romanzo come pochade, non proprio encomiastico.
  La storia si dispiega lungo tre filoni narrativi: la vita vera dell'autore, assolutamente marginale, la vicenda dell'indagine svolta dall'autore, io narrante, con la sua caparbia, occasionale amica e la faccenda del giallo da risolvere. Spicca l'elogio per l'editore amico scomparso da poco.Non mancherebbero delle suggestioni, ma vengono lasciate cadere senza la minima emozione per il lettore.
  Il colpo di scena che palesa la vera identità dei tre o quattro protagonisti risulta una trovata davvero poco credibile, una via di mezzo tra la macchietta ed il cartone animato. Non c'è un solo personaggio reale, tutti stereotipati. Ne deriva una grande rappresentazione teatrale in cui ogni elemento è eccessivo, da Macaire, il credulone arrivista, ad Anastasia ingenua quanto furbacchiona, alla domestica innamorata, al profittatore Tarnogol, quello meglio "interpretato" ed oscuro quanto ingombrante; un ruolo poliedrico è quello di Levovitch.
  Si richiamano alla memoria libri come Angeli e demoni, si citano addirittura Fantozzi e
Diabolik. Risulta che qualche emittente ne abbia tratto la solita serie tv: il libro è talmente verboso che ce n'è per dieci stagioni! È tutto troppo...
  È stata gradita, altresì, la chiusura del libro con delle considerazioni sulla morte e la vita che hanno ripagato quei coraggiosi che vi sono arrivati, stremati, con un senso di sollievo.
Termine dell'incontro alle ore 18.45

Per l’appuntamento di mercoledì 8 gennaio 2025 alle ore 17.00 si leggerà:
La luna e i falò di Cesare Pavese

Per l’appuntamento di mercoledì 5 febbraio 2025 alle h. 17.00 si leggerà:
Sconosciuti in treno di Patricia Highsmith

Sofia Iaccarino