REPORT N. 87 - GDL LEGGEREZZA - I LEONI DI SICILIA DI STEFANIA AUCI

Mercoledì 8 novembre 2023, ore 17.00
LXXXVII incontro del Gruppo di lettura Leggerezza
in Biblioteca Lame.

   La storia, i profumi, i colori, le case, la gente di Sicilia e i suoi costumi. Sono i protagonisti di questa saga familiare, un po' dramma, un po' mito, un po' tragedia, che coinvolge e offre ore di piacevole lettura senza troppe pretese. La narrazione al presente agevola di parecchio la partecipazione del lettore; uno stile forse più cronachistico che narrativo in senso classico: periodi brevi che favoriscono la scorrevolezza e suscitano più interesse che emozioni; ricorrono espressioni dialettali - Camilleri docet - comunque abbastanza comprensibili per chiunque, quando non tradotte. Forse da risparmiare quei brevi riassunti in apertura di ogni capitolo per inquadrare il momento storico, scelta troppo didascalica. Lodevole il certosino lavoro di ricerca sulla dinastia dei Florio, portato a compimento col successivo e conclusivo volume sul medesimo argomento. Dunque l'opera onesta di una scrittrice che, al suo debutto sulla scena letteraria italiana, ha riscosso un successo enorme.
   Ricorrenti gli elementi contestuali dell'Ottocento nel sud italiano, dai Borbone ai Savoia, il tema dichiarato è però l'evoluzione della famiglia Florio, dal primo sbarco in Sicilia alla conquista di un ruolo di assoluto rilievo nella vicenda economica non solo siciliana ma dell'Italia intera, ma altrettanto rilevante è l'affresco sociale - l'eterno divario tra i dominatori e il popolo sottomesso - che si compone di pari passo con la scalata delle generazioni succedute ai primi due poverissimi calabresi, che vivranno sempre da stranieri in una terra non proprio accogliente, culturalmente arretrata e chiusa.
   Lo scopriranno presto sulla loro pelle Ignazio e poi suo nipote Vincenzo, brutalmente rifiutati dalla casta di nobili, ancorati alla concezione feudale della società e supponenti ancorché postulanti senza un'onza in tasca, da cui subiranno offese e umiliazioni, sopportate per la ferrea volontà di riscatto sociale.
Ambedue sanno che c'è un solo mezzo: i piccioli, il denaro e perciò la crescita della piccola impresa di spezieria, che diventerà effettivamente un impero economico nei campi più disparati, per la tenacia e l'intelligenza imprenditoriale dell'erede maschio di turno. La brama di un titolo nobiliare e l'ossessione per gli affari saranno pagate a caro prezzo dalle famiglie, soprattutto dalle donne, coperte di sfarzosi abiti e gioielli ma zittite e ignorate nel migliore dei casi, quando non sacrificate al sacro ultimo scopo. Interessante la figura di Giuseppina, la prima delle mogli della casata, affetta da una sorta di perenne rancore identitario, vuoi per ignoranza, vuoi per gelosia. Giulia invece sarà pure capace di mettersi contro il volere della propria famiglia di nascita, ma finirà anche lei succube di un altro ben più funesto padrone: l'amore.
   Emerge infine nel Gruppo una riflessione sulle nuove forme di ricchezza: quella che una volta era fondata sull'intrapresa, oggi è più spesso costituita dalla destrezza e spregiudicatezza negli investimenti monetari, cioè dalla finanza, e diversi i mezzi come le conseguenze sociali.
   Tutti i nostri lettori presenti hanno completato il libro con piacere, qualcuno lo ha trovato poco originale. Si sono scomodati il De Roberto de I viceré, il Tomasi di Lampedusa de Il Gattopardo, lo Zola de Il Paradiso delle signore. Il confronto non regge in alcun caso.
Termine dell'incontro alle ore 18,30.

Per l’appuntamento di mercoledì 6 dicembre 2023 alle ore 17.00 si leggerà:
Mille splendidi soli di Khaled Hosseini

Per l’appuntamento di mercoledì 10 gennaio 2024 alle h. 17.00 si leggerà:
La promessa di Friedrich Dürrenmatt

Sofia Iaccarino