Report n. 41 - GDL Leggerezza - Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov
Mercoledì 6 giugno 2018, ore 17.00
XLI incontro del Gruppo di lettura Leggerezza.
Saletta del piano terra – Biblioteca Lame.
L'opera è una delle più complesse che si siano affrontate nel Gruppo in più di quattro anni. Parecchi dei presenti non sono riusciti a concludere la lettura, abbandonata per mancanza di interesse alle vicende, per diversa mentalità, per mera distanza culturale, ma tutti, compresi coloro che l'hanno portata a termine con soddisfazione, l'hanno trovata molto faticosa. La narrazione non è strutturata, si dipana su molteplici piani, i passaggi tra le varie ambientazioni sono spesso repentini, la trama non è lineare; non ultima influisce la difficoltà di distinguere tra gli innumerevoli nomi russi dei soggetti e i ruoli rispettivamente assegnati. Qualcuno si è detto sopraffatto dalla quantità di evenienze e dallo stile intricato.
I contrasti tra razionale e irrazionale, religione e ateismo, tra bene e male, magia e verità, dall'impotenza del dolore alla potenza dell'amore, dall'autenticità alla maschera: dramma, ironia, satira, grottesco e assurdo, magia e invenzione, fino all'azzeramento del confine tra realtà e teatro, sono la cifra di questo romanzo. Una grande potenza immaginativa contraddistingue l'opera, le memorabili scene del ballo infernale e del Levi disperato nel supplicare la morte immediata dell'amico in croce, hanno enorme forza evocativa e di impatto sul lettore.
In una tale congerie di fatti, caratteri e significati il congiungimento è realizzato dalla confluenza di tante linee che si dissolvono velocemente, fermi restando concetti univoci e fondamentali: la morte e l'immortalità, il perdono, il riscatto dell'amore. Il tutto con la complicità di suggestivi pleniluni e notti magistralmente descritte.
Molti i rimandi e gli influssi, precedenti e conseguenti, letterari ed artistici; si richiamano il Faust di Goethe, i colori di Marc Chagall, la scena finale dell'ascesa al cielo dei poveri in Miracolo a Milano di De Sica.
Libro nel libro, le vicende della crocifissione a Gerusalemme risultano più facilmente fruibili, e perciò vengono maggiormente apprezzate. La figura di Pilato, abbastanza marginale nella consueta narrazione popolare, grazie ad una rivisitazione del Vangelo, diviene quella dell'uomo filosofo che vive una grave crisi di coscienza e infine merita una piena assoluzione da parte del Maestro suo autore, che lo rende libero per mandato divino.
Tra i personaggi spicca naturalmente Woland-Satana, stravagante, distante, indifferente; con la sua pittoresca corte dei miracoli dà vita a pagine di grandiosa ironia, addirittura di umorismo, e si rivela abile anovratore dei destini di quegli uomini beceri schiavi dell'apparato statale, della propria supponenza, della vana ricerca di fama e di ricchezza, ma anche addirittura comprensivo dinanzi alla forza degli amanti. Il Maestro, appassionato scrittore che impersona lo stesso Bulgakov e le sue vicissitudini burocratiche, e Margherita raccontano una storia d'amore che omnia vincit. Ivan il poeta è folle sognatore, smarrito di fronte ad eventi astrusi che non può o si rifiuta di comprendere. Tutti e due gli autori infine rinunciano a scrivere ancora.
Lo stalinismo e le sue imposizioni censorie sono messe alla berlina. Tutti i servi del potere, muti e accondiscendenti, vengono decapitati o anche solo ferocemente ridicolizzati; gli apparati culturali falsamente
superiori, prima fra tutti la privilegiata associazione dei letterati di prestigio, definitivamente annientata. Così la vendetta dello scrittore Bulgakov, a cui il potere ha impedito in vita di vedere pubblicata la sua opera, si compie.
Forse i più grandi romanzieri russi, dall'epoca zarista a quella veterocomunista, hanno sviluppato la notoria forza drammatica proprio a seguito dell'oppressione degli assolutismi che hanno negato loro la libertà.
Il Gruppo si sofferma a lungo a dibattere sui concetti di ideologia, sempre divisiva, e di ideale come sprone alla reazione costruttiva. La condizione politica e sociale attuale dimostra l'incapacità di dare una lettura seria della realtà mondiale odierna e di nutrire la conseguente volontà di cambiarla in meglio.
Come sempre, l’incontro si è svolto in un clima di cordiale e vivace scambio di opinioni.
Per l’appuntamento di mercoledì 3 ottobre 2018 alle ore 17.00 si leggerà:
Sottomissione di Michel Houellebecq
Per l’appuntamento di mercoledì 7 novembre 2018 alle ore 17.00 si stabilisce di leggere:
Sei problemi per don Isidro Parodi di Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares
Termine dell’incontro alle ore 19.00
Sofia Iaccarino