REPORT N. 38 - GDL LEGGEREZZA - Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino
Mercoledì 7 marzo 2018, ore 17.00
XXXVIII incontro del Gruppo di lettura Leggerezza.
Saletta del piano terra – Biblioteca Lame.
Ecco un romanzo-trappola congegnato dall'infido... traduttore afferma Calvino, infido autore diciamo noi del GDL Leggerezza. E nella trappola son caduti tutti i nostri lettori; soltanto due dei presenti hanno raggiunto la conclusione e nessuno lo giudica gratificante, benché sia palese l'ammirazione per tanto scrittore.
Per leggere fino in fondo un libro del genere ci vuole molta energia, dedizione e perseveranza nel seguire gli intrecci e le sostituzioni in un tale labirinto narrativo, quasi surreale, e in questo aspro febbraio molti non ne disponevano; questa la motivazione principale. Anche chi l'ha portata a termine ammette che si tratti di una lettura estremamente faticosa, un contenitore di percorsi e stimoli talmente numerosi e vari che alla fine ci si perde. Molto presto, ben prima degli ultimi capitoli, non si sa più dove ci si trovi, con quale scopo, con quale personaggio, e chi sia effettivamente chi si ha davanti. Dilaga la mistificazione.
L'incipit (il primo!) avvince e affascina, la suggestiva stazione che accoglie il lettore "esterno" e la nuvola di fumo che si appoggia sulle righe coinvolgono immediatamente, ma nulla di quanto si crede di intravedere è mantenuto. La frattura arriva improvvisa ma accettabile finché appare un interessante espediente iniziale nell'evoluzione narrativa, nessuno può immaginare che ce ne saranno tante altre a complicare la vita dell'ignaro lettore, che presto è costretto a prendere atto che è vittima di un'illusione, in trappola, appunto. Le reazioni sono diverse: qualcuno si deprime e abbandona, qualcuno dichiara di non aver capito nulla, addirittura di non ritenersi all'altezza, qualcuno sostiene che si dovrebbe leggere come a scuola, con una guida esperta. Ma si segnala come poi una guida alla lettura sia sempre pericolosa. Tutti sono spiazzati. Più d'uno, che ha sorvolato velocemente su tante pagine, si ripromette di rileggere in un momento migliore.
D'altronde tutto il libro ha per protagonista La Lettura. I modi, i tempi, gli atteggiamenti, le interpretazioni, ogni aspetto ne viene minuziosamente analizzato. Tanti i personaggi, identità spesso sovrapposte che in un tempo puntualmente scardinato si confondono, si ripetono in un gioco di specchi - peraltro spesso evocati - in una realtà moltiplicata, e si muovono in una tale varietà di ambienti e situazioni da non confluire mai in una trama unica e ben definita. In mezzo a loro, il Lettore e la Lettrice (interni) non sembrano possedere una statura tale da meritare una particolare evidenza. Vittime anche loro.
Non è un romanzo ma un geniale, raffinato esercizio letterario, un metaromanzo che ricorda Queneau e i suoi Esercizi di stile. Calvino è sublime scrittore indiscusso, forse questo è il suo libro meno appassionante, si citano tutti gli altri vissuti con maggiore apprezzamento, qui quasi non lo si riconosce. In un periodo storico di sperimentalismo, di certo egli non sperimenta, è talmente padrone della sua penna che programma ogni cosa accuratamente, perfino le eventuali risposte emotive del suo pubblico, quel "tu" così innovativo che alcuni hanno molto gradito, altri hanno rifiutato infastiditi. Resta il fondato sospetto che l'autore, sempre dotato di una sottile, finissima vena ironica, vi si sia proprio divertito.
Nessuno contesta che rimanga uno dei capolavori della letteratura contemporanea, però è mancato a tutti quel conforto affettivo che ogni buon libro dovrebbe fornire, laddove una storia riesca ad emozionare e consolare anche con la certezza di sapere "come va a finire", ancorché il lieto fine proposto nell'ultimo brevissimo capitolo rientri a pieno titolo nel consolidato catalogo delle chiuse più diffuse, quasi banali. Si suggerisce di tenerlo a portata di mano per una sporadica, estemporanea lettura di singoli passi che rappresentano degli splendidi esempi di riflessione colta ed originale sul mondo dei lettori e non solo, in sostanza l'anima del libro. A tal proposito, nel corso del dibattito si dà lettura di diverse pagine molto significative.
L'incontro-confronto ha trovato, come al solito, l'interesse di tutti i presenti grazie alle varie, molteplici considerazioni.
Per l’appuntamento di mercoledì 3 aprile 2018 alle ore 17.00 si leggerà:
La famiglia Karnowsky di Israel Joshua Singer
Per l’appuntamento di mercoledì 2 maggio 2018 alle ore 17.00 si stabilisce di leggere:
L'uomo che guardava passare i treni di Georges Simenon
Termine dell’incontro alle ore 18,30
Sofia Iaccarino