REPORT N. 74 - GDL LEGGEREZZA - Viaggio al termine della notte di Louis Ferdinand Céline
Mercoledì 13 aprile 2022, ore 17.00
LXXIV incontro del Gruppo di lettura Leggerezza in Biblioteca Lame, sala dell'emeroteca.
Un romanzo straordinario, nel senso letterale del termine, fuori dall’ordinario, perché di vera rottura. Lo è nei temi trattati, ma ancora di più nello stile, che rispetto alle opere del suo tempo segna una vera svolta. L’autore utilizza infatti un linguaggio nuovo, gergale, attraente, reso ottimamente nella traduzione italiana di Ferrero. Uno stile popolare, sia nel lessico, sia nella costruzione della frase, vicina davvero alla lingua parlata e non solo nei dialoghi, non mancano momenti di grande eleganza. Non si riesce a non sentirsi coinvolti, ma a causa della mole enorme di spunti, quadri, non si fa in tempo ad entrare in una situazione che si finisce sepolti da una valanga di ulteriori circostanze. Una miniera di temi: la guerra, la necessità dell'eroe, il razzismo, i poveri, la banlieue, le differenze sociali. Tutto troppo! Ridondante ai limiti del tollerabile. Eppure dramma e commedia si alternano nel racconto, l’ironia e il sarcasmo sempre presenti allentano la tensione e rendono meno angosciante la lettura, che resta estremamente impegnativa. Qualcuno non è riuscito a completarlo, infatti. C'è la consapevolezza che su un'opera del genere qualunque commento non possa che risultare riduttivo.
L'attraversare un'intera vita - dove la vita scheggia di luce che finisce nella notte se ne va per la sua strada alla maniera che più tardi sarà di Kerouac - capace di suscitare contemporaneamente le più diverse e contrastanti sensazioni: disturbo, piacere, delirio, rancore, ammirazione, dolore, ribrezzo, divertimento, vuoto, pesantezza, bellezza, tristezza, inutilità, noia, fascinazione, alienazione.
Anche se a volte sembra che manchi di autenticità di sentimenti e si muova come un robot, che reciti la sua parte nella rappresentazione quasi teatrale, Bardamu/Céline è un uomo che soffre, un uomo solo e senza pace, un antieroe; lo si trova profondamente onesto nel modo rude di affrontare persone ed eventi, non ha alcun interesse ad apparire quello che non è, non nasconde il profondo rifiuto della società che lo circonda e non gli appartiene, mai. Non rincorre il denaro e il riconoscimento, pur consapevole di meritarli almeno in parte, visto che si è impegnato nello studiare, solo mezzo di riscatto per emergere dall'abisso della povertà e quindi dallo sfruttamento. Non c'è alcuna apertura alla speranza - per lui e per nessuno - convinto com'è che al termine del viaggio nella notte ci sia solo la morte, l'unica verità. Nessuno si salva, né il popolo, né la classe borghese, né gli scienziati, né gli ambienti militari.
La parte iniziale del romanzo è quella che, per forza di cose, colpisce chi lo legge oggi: come trovarsi dentro l'inizio di una guerra, così per caso, un po' scherzando, un po' sfidando, fino a che, quando se ne vorrebbe uscire, non si riesce più a lasciare la gabbia per topi. In tutte le guerre, anche oggi, si entra così e si è presi nella trappola. La guerra è fotografata senza ipocrisia, senza filtri, in modo crudo e realistico, così come successivamente lo sfruttamento degli indigeni in Africa, il lavoro nelle fabbriche, perfino l’amore, possibile solo se a pagamento; è condannata senza mezzi termini, non solo sul piano concettuale quanto su quello della pochezza dei personaggi che affollano un contesto dove i canoni dei rapporti umani saltano completamente. Ne sortiscono dei bellissimi ritratti. Una umanità in disfacimento, degradata, capace di scendere negli abissi più profondi del male, uno sfacelo di fronte al quale Céline, col suo passato di sofferenza, può dare anche l'impressione di un atteggiamento superiore, quasi di degnazione. Qui non c'è il superuomo, l'uomo è un sottouomo. Inutile sottolineare che per lui le donne hanno una natura da serve...
Termine dell'incontro alle ore 18.40
Per l’appuntamento di mercoledì 4 maggio 2022 alle ore 17.00 si leggerà:
Le cose che non ho di Grégoire DelacourtPer l’appuntamento di mercoledì 1 giugno 2022 alle h. 17.00 si leggerà:
Il più grande uomo scimmia del Pleistocene di Roy Lewis
Sofia Iaccarino